mercoledì 26 ottobre 2011

13a, 14a, 15a Lezione: 26-10-2011

Descartes e la conservazione della quantità di moto
Dopo aver esaminato la natura del movimento bisogna che ne consideriamo la causa, e poiché essa può essere presa in due maniere, cominceremo dalla prima e più universale, che produce generalmente tutti i movimenti che sono al mondo; considereremo in appresso l'altra la quale fa sì che ogni parte della materia acquisti movimenti che non aveva prima. Per quanto riguarda la prima mi sembra evidente che non ce n'è altra che Dio, che per sua onnipotenza ha creato la materia con il movimento e il riposo, e che conserva adesso nell'universo, col suo concorso ordinario, tanto movimento o riposo quanto ce n'ha messo creandolo. Poiché sebbene il movimento non sia che un modo nella materia che è mossa, essa ne ha pertanto una certa quantità che non aumenta e non diminuisce mai, benché ce ne sia ora più e ora meno in alcune delle sue parti. Ecco perché quando una parte della materia si muove due volte più presto di un'altra, e questa è due volte maggiore della prima noi dobbiamo pensare che c'è tanto movimento nella più piccola che nella maggiore, e che tutte quante le volte il movimento di una parte diminuisce, quello di qualche altra parte aumenta in proporzione. Noi conosciamo anche che è una perfezione in Dio non solamente di essere immutabile nella sua natura, ma anche di agire in un modo che non cambia mai, tanto che, oltre i cambiamenti che vediamo nel mondo e quelli cui crediamo perché Dio li ha rivelati, e che sappiamo accadere o essere accaduti nella natura senza alcun cambiamento da parte del Creatore, non ne dobbiamo supporre altri nelle sue opere per paura di attribuirgli incostanza. Da cui segue che poiché egli ha mosso in molte maniere differenti le parti della materia, quando le ha create, e le mantiene tutte nella stessa maniera e con le stesse leggi ch'egli ha potuto osservare loro nella creazione, conserva incessantemente in questa materia un'uguale quantità di movimento.

Huygens, i pendoli composti, la conservazione della forza viva alle posizioni



















Newton: spazio e tempo assoluti, massa inerziale e gravitazionale, forza insita ed impressa, esperimento del secchio




















Leibniz: forza viva e forza morta, causalità, effetti nello spazio, impossibilità del motore perpetuo, Brevis Demonstratio





















D.Bernoulli : "ascensus potentialis, descensus actualis"

Animazioni, simulazioni, esperimenti interattivi, filmati

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